
Il campo riabilitativo è vasto e le figure riabilitative che ne fanno parte sono così tante che ormai si fa fatica ad identificare le varie aree di competenza. Sicuramente questo è il caso del Terapista della Neuropsicomotricità (abbreviato TNPEE)!
Ma chi è il professionista che si cela dietro questo nome apparentemente complicato e difficile da memorizzare?
Sintetizzando, il TNPEE è una figura professionale che svolge attività di abilitazione, di riabilitazione e di prevenzione nei confronti delle malattie neuropsichiatriche infantili; pertanto si occupa nello specifico di bambini con età compresa tra 0 e 18 anni. Per la sua specificità, quindi, il TNPEE risulta essere una figura indispensabile in alcune patologie dell’età dello sviluppo in quanto permette il miglioramento o, in alcuni casi, la risoluzione di situazioni che, non trattate, potrebbero comportare una condizione di disabilità importante nella quotidianità.
Quali sono le problematiche riabilitative dell’età evolutiva?
Tra le patologie dell’età evolutiva si annoverano i disturbi neurologici, i disturbi sensoriali e i disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili, distrofie, paralisi ostetriche etc.), i disturbi della coordinazione motoria, la disprassia, i disturbi dello spettro autistico, i ritardi psicomotori (competenze acquisizioni motorie), la disabilità intellettiva, i disturbi dell’attenzione (ADHD), i disturbi specifici di apprendimento (disgrafia), le sindromi genetiche, le difficoltà nella regolazione emotivo-comportamentale.
In generale le nostre aree di intervento sono la motricità globale, la motricità fine, le prassie, la componente grafomotoria (scrittura, disegno), le abilità visuo-spaziali, visuo-percettive, l’organizzazione spaziale e temporale ma anche l’attenzione, la memoria, la pianificazione…
Con chi lavora il TNPEE?
Il Tnpee collabora nell’équipe multiprofessionale, coordinata dal neuropsichiatra infantile, alla valutazione ed all’elaborazione del progetto riabilitativo, curando l’attuazione di un preciso programma di intervento.
Come si svolge il trattamento?
In genere l’invio arriva dal medico di riferimento, solitamente il neuropsichiatra infantile, che in seguito a diagnosi o al rilevamento di determinate difficoltà, ritiene necessario un percorso riabilitativo.
Inizialmente si effettua una valutazione delle competenze acquisite nelle diverse aree dello sviluppo, in relazione all’età anagrafica, per evidenziare eventuali punti di forza e di fragilità.
In seguito si procede con la definizione degli obiettivi e la stesura di un piano d’intervento che viene condiviso con l’equipe, la famiglia, la scuola ed eventuali altri punti di riferimento. Dopodichè si ha la realizzazione del trattamento vero e proprio che può avere una durata più o meno lunga in base alle necessità.
Quali modalità vengono utilizzate?
L’approccio Neuropsicomotorio coinvolge il bambino nella sua totalità, considerando l’aspetto emotivo, relazionale e cercando di favorire lo sviluppo delle diverse competenze attraverso il gioco. Il gioco è il nostro alleato principale in quanto intrinsecamente piacevole e motivante. Si configura come un’arena dove il bambino può praticare, sperimentare ed acquisire nuove abilità!